Diploma “Il
Tagliamento e la Grande Guerra”
Con il patrocinio di:
Comune diSan Daniele del Friuli
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Comune di
Ragogna
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Comune di
Pinzano al Tgl.to
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Comune di
Forgaria nel Friuli
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Museo Grande Guerra
di Ragogna
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L’Associazione
Radiomamatori Italiani – Sezione di San Daniele del Friuli (UD) celebra
i 100 anni dalla battaglia del Tagliamento svoltasi nella sua zona tra
il 30 ottobre e il 4 novembre 1917 con l’istituzione di un
diploma
denominato “Il Tagliamento e la Grande Guerra” aperto agli OM italiani
ed esteri e agli SWL.
Il diploma
intende
onorare i caduti, i feriti, i prigionieri degli eserciti impegnati nel
fatto d’arme e il sacrificio delle popolazioni locali che per un anno
subirono un duro regime di occupazione nemica.
Note storiche
Dopo la
ritirata di
Caporetto, nell’area inclusa fra Ragogna, San Daniele del Friuli,
Pinzano al Tagliamento e Forgaria nel Friuli il Corpo d’Armata Speciale
del generale Di Giorgio (Brigate di fanteria Bologna, Lombardia, Lario
e unità minori) combattè per alcuni giorni al fine di contenere
l’attacco portato da 4 divisioni austro germaniche (12° Divisione di
fanteria germanica Slesiana, 50a e 55a Divisione di fanteria
austro-ungarica e 13° Divisione Schutzen austriaca). L’azione aveva lo
scopo di valicare il fiume Tagliamento, incunearsi nella pedemontana
per inseguire il Regio Esercito nella pianura veneta e scatenare
l’offensiva di annientamento.
La resistenza
ad
oltranza applicata dalle retroguardie nella Battaglia del Tagliamento
riuscì ad impedire la manovra austro-tedesca, consentendo la ritirata e
la riorganizzazione del grosso dell’Esercito Italiano sulla linea del
Piave.
La fase
cruciale
della battaglia si svolse tra il monte di Ragogna, il ponte di Pinzano
e il paese di Muris. La brigata Bologna, alcune compagnie di
mitragliatrici e un battaglione della Barletta resistettero
disperatamente fino al 1° novembre. Di fronte avevano un avversario
preponderante e dietro il Tagliamento in piena; con il ponte di Pinzano
e la passerella di Pontaiba interrotte per rallentare l’avanzata nemica
i resti della brigata Bologna, privi di rifornimenti, furono alla fine
costretti alla resa. Ai prigionieri il generale prussiano von Below
concesse l’onore delle armi.
Il giorno
successivo, 2 novembre 1917, un battaglione del 4° fanteria
bosno-erzegovese riuscì a sfondare le linee italiane sui resti del
ponte di Cornino consentendo alle truppe austro-germaniche di procedere
lungo la pedemontana pordenonese verso il Piave.
Il sacrificio
dei
fanti italiani che rallentarono l’avanzata delle truppe nemiche si
rivelò determinante per gli esiti della Grande Guerra.
(Fonti
storiche: dott. Marco Pascoli)
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